Un piccolo quadro della popolazione

Εκτύπωση
50 anni dopo la morte di Stalin, 15 anni dopo la perestroika, 11 anni dopo la scomparsa dell'Urss, dove va la Russia ? - Cercle Léon Trotsky
25 aprile 2003

Questa società russa sarebbe "divenuta molto simile a tutte le società del continente europeo" afferma però la storica Hélène Carrère d'Encausse, ammiratrice degli zar e di Putin . Vediamo quale è la sorte della sua popolazione.

Ogni anno la Russia perde più di mezzo milione di abitanti, una catastrofe per la sua importanza e per la miseria di cui risulta. La natalità e l'aspettativa di vita sono in forte calo mentre contemporaneamente la mortalità aumenta continuamente. C'è prima l'esplosione dell'alcolismo e della tossicomania, e anche l'aumento della percentuale dei suicidi. I servizi medico-sociali gratuiti, privi di mezzi, sono impotenti di fronte al riapparire delle malattie della povertà, tra cui la tubercolosi, flagelli che l'Urss aveva praticamente sconfitti. Le medicine disponibili, spesso importate, si trovano solo a prezzi proibitivi.

C'è anche la malnutrizione, che colpisce molta gente. Secondo i medici, risulta dalle visite di leva che due terzi dei coscritti presentano patologie legate alla sottoalimentazione. Se ne può dire altrettanto della maggior parte della gente anziana, le cui pensioni non sono superiori a due decine di euro. L'ispezione dell'igiene pubblica, da parte sua, è in allarme per il numero crescente di morti per intossicazione, perché i pirati del commercio non esitano a vendere prodotti impropri al consumo o vietati in Europa e in America.

D'inverno la situazione peggiora ancora per il clima. A Mosca, città più ricca del paese, già più di 250 persone sarebbero morte di freddo all'inizio di gennaio. E' peggio nelle regioni che subiscono interruzioni del riscaldamento. Difatti le autorità sviano anche i fondi destinati al servizio pubblico del riscaldamento urbano, le cui installazioni sono in fin di vita in mancanza di manutenzione.

Si può riassumere con una cifra questo rapido quadro. Secondo l'indice del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, la Russia, erede di ciò che era stato la seconda potenza mondiale, è scesa al 72° posto mondiale, accanto alla Malesia e alle Filippine.