L'unica ragione della presenza dell'esercito francese in Costa d'Avorio è di proteggere gli interessi economici, politici e diplomatici dell'imperialismo francese in questo paese e, al di là, nelle vecchie colonie francesi d'Africa.
La posizione del governo francese che assicura che l'esercito francese interviene con lo scopo umanitario di proteggere la vita dei francesi presenti nel paese è una presentazione semplificatrice e menzognera. La presenza massiccia di Francesi in Costa d'Avorio è legata al dominio dell'imperialismo francese su questo paese, peraltro base economico-finanziaria della sua influenza nei paesi circostanti. Dirigenti di grandi aziende o padroni di imprese medie e piccole, una gran parte dei francesi nel paese sono proprio i rappresentanti dei capitali francesi. L'aspetto puramente umanitario della loro situazione attuale dev'essere risolto col loro ritorno immediato in Francia.
Un'altra propaganda, ancora più menzognera, del governo francese consiste nell'affermare che le truppe francesi sono là per evitare le violenze inter-etniche. Ma se le truppe francesi si sono interposte tra le due fazioni prodotte dalla scissione dell'esercito avoriano, tra quella che controlla il Nord e quella che controlla il sud, non si sono mai interposte al momento di conflitti inter-etnici e non hanno mai impedito la caccia agli immigrati burkini o maliani. Il governo francese non ha neanche utilizzato la sua autorità politica sui dirigenti avoriani successivi per fermare l'utilizzo della demagogia etnista nella loro lotta per il potere.
Con questo noi non affermiamo che l'esercito francese debba essere sostituito da truppe dell'Onu o da quelle dell'Unione africana.
La guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq non avrebbe cambiato di natura per il semplice fatto di aver ottenuto la legittimazione dell'Onu. Che l'imperialismo francese agisca con un mandato dell'Onu non cambia niente al fondo della questione, come non cambierebbe niente il fatto di far proteggere i suoi interessi da soldati africani inviati da capi di Stato compiacenti.
In alcun modo sosteniamo o approviamo la politica di Gbagbo, il cui regime è una dittatura appena camuffata che, come i suoi predecessori, non ha altro obiettivo che essere riconosciuto dall'imperialismo francese come servitore locale dei suoi interessi. La sua demagogia xenofoba ed etnista è totalmente contraria agli interessi dei popoli che vivono in Costa d'Avorio.
2 dicembre 2004