Il sabato e la domenica, i reparti in sciopero sono occupati da qualche picchetto, ma non succede niente d'importante. La decisione, la conosceremo lunedì. Il comitato di sciopero ci si prepara.
Dei gruppi di scioperanti si presentano alle porte della fabbrica per diffondere il volantino del comitato di sciopero. In molti settori sono aggrediti da militanti del PCF. Il che li infuria.
"Non soltanto sono contro lo sciopero, ma pure ci pestano!"
Per tutto il mattino, gli scioperanti del settore Collas preparano il comizio delle 12 e mezzo. Sanno che si rischia che il PCF e la CGT vengano in gran numero con macchine munite di altoparlanti per sabotare il comizio. Preparano portavoci di cartone e di latta.
Il comitato di sciopero decide che se il PCF e la CGT verranno con macchine e con altoparlanti per coprire la voce degli oratori, il comizio si terrà all'interno della fabbrica.
Dalle 11, gli scioperanti di Collas si spargono nei reparti per chiamare al comizio (salvo i picchetti che rimangono al loro posto). Quindi, come il venerdì, si sciopera, si riprende, si sciopera di nuovo.
Alle 12 e mezzo, i gruppi si avvicinano a Piazza Nazionale, che già nereggia di folla. Nella via, quattro macchine con altoparlanti. Due dei sindacati, una dell'Humanité e una quarta con una radio assai più potente.
Pierre Bois, in testa al corteo, si mette in contatto coi gruppi che hanno percorso i reparti.
"Ecco hanno portato l'artiglieria pesante. Bisognerà fare il comizio dentro la fabbrica".
Ad un tratto, un compagno ci si avvicina:
- Allora che fate, perché vi siete fermati?
- Non hai visto, bisognerà stare dentro. Con tutte le loro radio, fuori non ci sarà mezzo di sentire.
- Ma no, venite, la più grossa è la nostra. I giovani socialisti hanno il loro congresso. Stamani, sono venuti a trovarci. Abbiamo chiesto loro se non sapevano dove si sarebbe potuto trovare una macchina radio. Hanno accettato di prestarci la loro, e gratis ! Venite fuori, i comunisti sono mal messi !
Effettivamente possiamo tenere il nostro comizio, ci avviamo verso l'officina situata a un chilometro dalla piazza. Quando arriviamo gli operai staccano.
Quando torniamo a Collas, l'ufficio del comitato di sciopero è preso d'assalto da decine di delegazioni. Certi vengono da soli, altri vengono in nome del loro reparto, altri ancora si sono fatti eleggere e rappresentano un intero dipartimento. Alla sera, scioperano più di 10.000 lavoratori.