L'offensiva dell'imperialismo americano

Εκτύπωση
L'Iraq obiettivo e vittima delle grandi manovre dell'imperialismo - Cercle Léon Trotsky
8 novembre 2002

L'arbitraggio della società delle Nazioni a favore della Gran Bretagna a proposito del Kurdistan e del petrolio di Mosul fu in gran parte il risultato del sostegno degli Stati Uniti. Ovviamente c'era una contropartita. Lo si vide già l'anno successivo con l'entrata di un primo trust americano nel capitale dell'Iraki Petroleum Corporation, ossia l'IPC, la nuova compagnia petrolifera Irachena. Fu così che nel 1929, l'IPC, che aveva il monopolio del petrolio iracheno, era controllato dagli antenati di BP, Chevron, Mobil e CFP-Total. Per di più un nuovo bacino petrolifero di una ricchezza enorme fu scoperto a Kirkuk, sempre nel Kurdistan iracheno. La superficie delle concessioni controllate dall'IPC aumentò dal 500 al 90 000 chilometri quadrati!

Le compagnie petrolifere americane passavano all'offensiva in tutto il Medio Oriente, e ogni volta la Gran Bretagna era costretta a fare delle concessioni.

Ma l'imperialismo americano fece il suo miglior colpo nell'Arabia Saudita. Questo paese aveva preso la sua forma moderna nel 1926, dopo aver annesso lo Hedjaz, poi aveva adottato il nome di Arabia Saudita nel 1932. Aveva questa particolarità, quasi unica nella regione, di essersi creata indipendentemente dal colonialismo inglese e anche in una larga misura contro di lui. Questo permise al trust americano Socal, l'antenato della Chevron, di conquistare nel 1933 il monopolio del petrolio saudiano a scapito delle compagnie inglesi. Tre anni dopo una nuova compagnia, l'Aramco fu creata dagli antenati di Chevron, Exxon, Mobil e Texaco, per sfruttare l'1,3 milione di chilometri quadrati di concessioni attribuite dal regime saudiano, di cui si sarebbe scoperto poi che contenevano le più vaste riserve petrolifere del mondo.

Nel 1929, la Gran Bretagna decise di dare un'indipendenza formale all'Iraq a partire dalla sua entrata nella Società delle Nazioni, prevista per il 1932. Ma in realtà questa indipendenza irachena non cambiò niente alla sua situazione di dipendenza rispetto all'imperialismo, dando solo migliori possibilità agli Stati Uniti rispetto alla Gran Bretagna. Il trattato anglo-iracheno del 1930 modificò le apparenze, ben più del contenuto delle relazioni tra l'Iraq e la Gran Bretagna. Il governo di Bagdad divenne l'unico responsabile della sua politica finanziaria ed estera, ma le basi della RAF britannica rimasero in loco con tutto il personale, col pretesto dichiarato da Londra di "mantenere le linee di comunicazioni in seno all'Impero". L'ultimo atto del governo sotto mandato britannico fu di estendere alla totalità del territorio nazionale le concessioni dell'IPC, lasciando così intravedere che cosa sarebbe stata l'indipendenza.

Così cominciò l'esistenza dell'Iraq in quanto Stato indipendente : riserva di caccia di una compagnia petrolifera anglo-franco-americana sotto la stretta sorveglianza dei bombardieri inglesi.