Il 34° congresso di Lutte Ouvrière (da "Lutte de classe"#85 - dicembre 2004)

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Lutte Ouvrière - Testi del 34° congresso (2004)
5 dicembre 2004

Questa uscita di Lutte de Classe è interamente dedicata ai testi d'orientamento e alle risoluzioni sottomessi alla discussione e al voto durante il 34 congresso di Lutte Ouvrière tenutosi i 4 e 5 dicembre 2004. Il congresso ha riunito parecchie centinaia di delegati eletti durante le assemblee locali preparatorie e un gran numero di militanti che hanno seguito tutti i dibattiti e voti.

Come ad ognuno dei congressi di Lutte Ouvrière, che si riuniscono ogni anno, dei testi sono stati dedicati alla situazione interna, alla situazione internazionale ed all'economia mondiale, facendo un bilancio delle evoluzioni intervenute in questi vari campi. I militanti di Lutte Ouvrière hanno il diritto e la possibilità di discutere ad ogni momento delle prese di posizione della loro organizzazione, ma il congresso costituisce l'occasione di fare il punto sulle posizioni politiche prese durante tutto l'anno.

Poiché il testo d'orientamento sulla situazione internazionale era stato messo in discussione prima del recente intervento dell'esercito francese contro la popolazione avoriana, una mozione è stata votata per protestare contro il dominio dell'imperialismo francese sulla Costa d'Avorio e per chiedere il ritiro dell'esercito francese dall'Africa, così come il rimpatrio dei francesi che pretende proteggere e la cui presenza è legata al saccheggio economico. La mozione afferma allo stesso tempo il rifiuto di ogni sostegno al regime dittatoriale di Gbagbo e alla politica etnista dei suoi dirigenti.

Un'altra discussione ha portato sul ricatto alle delocalizzazioni, presentate come una delle cause maggiori delle minacce di licenziamento che pesano sui lavoratori, mentre i casi di delocalizzazione vera e propria rappresentano solo una proporzione minima dei licenziamenti. La causa dei licenziamenti e della disoccupazione sta in realtà nella volontà del padronato di fare la stessa produzione, e spesso di più, con meno lavoratori o con lavoratori precari meno pagati per fruttare un profitto massimo. Al di là c'è anche il funzionamento irrazionale dell'economia capitalistica responsabile degli sbalzi della produzione.

Tornando sulle campagne elettorali del 2004, regionali ed europei, nonostante risultati elettorali in regressione, il congresso ha tratto un bilancio positivo sia dell'accordo elettorale con la Ligue Communiste Révolutionnaire che della natura della campagna che è stata fatta.

Per l'anno prossimo, il congresso ha deciso di prendere posizione a favore del no al referendum sulla costituzione europea, pur decidendo che la campagna di Lutte Ouvrière comincerà solo quando la data e le condizioni di questa consultazione saranno state fissate.

Pur affermando il suo rifiuto di questa costituzione europea, il congresso ha riaffermato la convinzione che il futuro appartiene all'unificazione completa dell'Europa ben al di là degli attuali limiti dell'Unione europea, ed alla soppressione di tutti i confini. Considera positivamente ciò che, nell'attuale costruzione europea fatta in funzione dei bisogni del capitalismo, nondimeno facilita la circolazione delle persone e contribuisce a stabilire legami più stretti tra i popoli.

D'altra parte il congresso ha riaffermato che non c'è nessuna ragione di scartare la Turchia dall'Unione europea, così come non c'è nessuna ragione di scartare qualunque paese che ci voglia aderire.

Facendo un bilancio delle attività dell'anno, il congresso ha constatato che gli effettivi dell'organizzazione sono molto stabili. E' stato deciso di andare avanti nello sforzo di reclutamento tra i lavoratori così come nella gioventù intellettuale.

Il congresso ha ascoltato i rappresentanti delle organizzazioni di vari paesi che militano su basi politiche vicine a quelle di Lutte Ouvrière, venuti dagli Stati-Uniti, dalla Martinica e dalla Guadalupa, dalla Costa d'Avorio, dalla Turchia, dalla Gran Bretagna, dalla Spagna, dal Belgio, dalla Germania e dall'Italia. Gli interventi hanno portato sulla situazione politica nei rispettivi paesi e sull'attività militante delle loro organizzazioni.

Dopo di aver effettuato i voti sui vari testi che pubblichiamo qui sotto, il congresso ha eletto il comitato centrale di Lutte Ouvrière di cui, ricordiamolo, la composizione viene sottomessa ogni anno al voto dei militanti. Il comitato centrale da parte sua ha scelto nel suo seno il comitato esecutivo.